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12/05/2018
di Alessandra La Rosa

Problemi con la GDPR? I nuovi consulenti sono le agenzie

Nella nostra rassegna anche il progetto di Facebook di una criptovaluta e l'interruzione da parte di Amazon degli acquisti di Shopping Ads su Google

Mentre le agenzie pubblicitarie hanno deciso di cavalcare l'onda della GDPR, Facebook starebbe studiando il lancio di una sua criptovaluta, e Amazon avrebbe deciso di tagliare i ponti con gli Shopping Ads di Google. Ne parliamo nella nostra rassegna di oggi.

Problemi con la GDPR? I nuovi consulenti sono le agenzie

Le agenzie pubblicitarie hanno deciso di cavalcare l'onda della GDPR. Diverse strutture stanno infatti introducendo, all'interno della loro offerta, anche specifici servizi di consulenza per le aziende in vista del nuovo regolamento europeo. Una di queste è Isobar, che avvierà un'offerta di consulenza nelle prossime settimane, ma, secondo indiscrezioni, anche due altre grandi agenzie digitali ci starebbero lavorando. E secondo analisti di mercato, c'è da aspettarsi che sempre più strutture intraprenderanno col tempo questa strada. Leggi di più su Digiday.

Facebook valuta il lancio di una sua criptovaluta

Secondo indiscrezioni, Facebook starebbe valutando il lancio di una propria criptovaluta. Il progetto, seguito dalla nuova divisione blockchain della piattaforma social guidata da David Marcus, e sarebbe volto a creare una moneta specificamente pensata per facilitare i pagamenti sul social, accessibile anche a chi non possiede un conto bancario. Facebook non ha confermato la notizia, dichiarando piuttosto di stare "esplorando dei modi per sfruttare la potenza della tecnologia blockchain". Leggi di più su Business Insider.

Amazon, niente più Shopping Ads su Google

Amazon avrebbe smesso di acquistare gli Shopping Ads su Google, i posizionamenti in cima ai risultati di ricerca su cui ecommerce e rivenditori pubblicizzano i loro prodotti. Un formato pubblicitario particolarmente redditizio per Google, cresciuto ultimamente tre volte in più dei Search Ads testuali. Una mossa, quella di Amazon, che molti vedono come un ampliamento della spaccatura tra la società e Big G, e un segnale delle crescenti ambizioni dell'ecommerce di Seattle nel mercato della pubblicità digitale. Leggi di più su AdAge.

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