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25/10/2016
di Cosimo Vestito

Engage Conference, i protagonisti del Programmatic a confronto sul Mobile

Dati, tecnologia e cross-canalità al centro degli interventi di Mattia Stuani di RadiumOne, Gaetano Polignano di Tradelab e Francesca Lerario di Ogury

Oltre a quella dei principali operatori della pubblicità digitale su mobile (e non solo), la prima edizione di Engage Conference (leggi l'articolo dedicato) ha visto la partecipazione di alcune aziende, specializzate in Programmatic, che hanno dimostrato di saper declinare sapientemente il data-driven e l’automatizzazione su smartphone e tablet. “The true cook holds in his palm the happines of mankind” è stato il particolare titolo scelto per l’intervento di Mattia Stuani. Attraverso una metafora culinaria, il Managing director per l’Italia di RadiumOne ha descritto quali sono le caratteristiche di una strategia vincente di marketing digitale su mobile: «Il consumatore è diventato sempre più elusivo lungo un viaggio che è sempre più articolato. Di conseguenza, interpretare le sue azioni sui diversi dispositivi e nei vari touchpoint dei marchi è ancora più arduo, come anche è difficile interpretarne azioni e volontà. Il modello utilizzato fino ad ora è antiquato. Eravamo abituati a gestire i singoli canali in silos, tenendoli separati. Ora, invece, è necessario armonizzarli e offrire agli inserzionisti una soluzione che li “ingolosisca”, mettendo insieme tutti i diversi ingredienti per eseguire una ricetta appetitosa. E il mobile è un ingrediente che non può mancare. È una soluzione che permette di meglio allocare le risorse dei clienti, spostando i budget su mobile. Lo User Data Center di Oracle integrato nella nostra DMP  ha il pregio di permetterci proprio di creare identificativi per i singoli utenti, sia per il mobile che sui diversi dispositivi.» Il concetto di cross-device è stato al centro del contributo Gaetano Polignano, Country manager per l’Italia di Tradelab, che, chiaramente, dedica un'attenzione speciale al mobile: «Il 64% del tempo passato su internet è generato tramite smartphone o tablet, questa è la direzione verso cui si sta muovendo il settore. Si sta verificando un passaggio da connessioni desktop a dispositivo mobile, nonostante l’84% degli acquisti avvenga proprio su desktop. Indubbiamente, è un’informazione di cui bisogna tenere conto. Il mobile non può essere un approccio monocanale, deve essere considerato all’interno di una strategia più ampia, che sfrutti una varietà di tecnologie e dispositivi. Questo perché lo stesso utente salta da un dispositivo all’altro; si palesa, dunque, la necessità di integrare queste presenze in un’unica persona. Le nostre tecnologie di Programmatic ci consentono di seguire il consumatore in modo più sofisticato». Polignano si è poi soffermato sull’andamento della società: l’apertura di una nova sede in Brasile, l’espansione dell’organico in Italia e i nuovi prodotti vicini al rilascio sono tutti segnali del successo di Tradelab. È stato, infine, il turno di Francesca Lerario, che ha descritto la soluzione proprietaria di Ogury, di cui è Managing director in Italia: «Siamo una data platform mobile, grazie al nostro codice, se un utente scarica un’app facente parte del network, riusciamo ad ottenere una grande quantità di dati preziosi. Tramite una singola applicazione riusciamo a scoprire, ad esempio, quali altre app sono presenti nel dispositivo, quante volte vi si accede, quale tipo di ricerche l’utente effettua, le informazioni di geo-localizzazione fino all’individuazione del modello del dispositivo stesso.» Ogury, che ha raccolto recentemente finanziamenti per 15 milioni di dollari, ha aperto una nuova sede a New York e pianifica di insediarsi in altre città. Inoltre, Lerario ha rivelato che l'azienda sta elaborando una piattaforma programmatica che permetterà agli inserzionisti di eseguire targeting degli utenti in base ai loro interessi.

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