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04/09/2017
di Alessandra La Rosa

Ecco come Amazon sta puntando sul Programmatic

Il colosso dell'ecommerce renderà la sua unit pubblicitaria Amazon Media Group una piattaforma self-service, aprendo di fatto nuove possibilità per gli inserzionisti. Intanto, la società si potenzia anche sulla Search Adv

L'offerta pubblicitaria di Amazon cresce in ottica Programmatic. Il colosso dell'ecommerce, che è stato indicato da Business Insider come la prima tra le 19 più interessanti piattaforme ad tech indipendenti avendo una robusta soluzione header bidding e un ancor più potente bacino di dati sugli utenti, ha ultimamente annunciato una novità che di fatto estende in ottica ad tech la sua portata pubblicitaria. L'azienda renderà infatti Amazon Media Group, la sua unit pubblicitaria che consente a chi vende prodotti di erogare annunci e raggiungere gli utenti su Amazon.it, nel web e sulle app di terze parti, una piattaforma self-service. Secondo quanto riporta il sito Digiday, Amazon lascerà gestire alle stesse aziende ed agenzie gli annunci, attraverso un nuovo strumento self-service inizialmente avviato in beta lo scorso anno e da luglio aperto a più operatori. Il sito riporta inotre che Amazon avrebbe condotto delle ulteriori migliorie per rendere più facile realizzare delle aste sulla piattaforma e avere reportistica su utenti first-party e third-party. A confermare la strada del self-service sarebbe anche una portavoce della stessa Amazon, la quale avrebbe detto che l'obiettivo della società è quello di migliorare e aggiornare costantemente le proprie soluzioni per gli inserzionisti, con lo scopo finale di rendere tutti questi strumenti utilizzabili autonomamente dai clienti. Già a giugno Amazon aveva lanciato un altro tool self-service, Advertiser Audiences, che consentiva alle aziende di sovrapporre i propri dati sull'audience con quelli di Amazon, costruendo segmenti di pubblico personalizzati. Di fatto, la disponibilità dell'intera piattaforma pubblicitaria alla gestione autonoma da parte di brand e agenzie apre nuove, grandi possibilità di ricavi per il colosso ecommerce. Perché consente a un maggior numero di inserzionisti, anche piccoli, di accedere all'offerta pubblicitaria della società. Non solo: dà anche un maggiore controllo al singolo inserzionista, che può impostare la campagna secondo i parametri a lui più congeniali. Intanto Amazon ha anche aperto uno dei principali prodotti pubblicitari, gli Headline Search Ads, a tutti i venditori di prodotti, a patto che siano anche proprietari di un brand. Gli Headline Search Ads companiono in cima ai risultati di ricerca di un prodotto, e sono molto simili a quelli presenti su Google Search. L'estensione di questo prodotto pubblicitario search potrebbe aiutare Amazon a competere di più con Google sui budget pubblicitari. Amazon del resto è già una destinazione privilegiata per chi cerca prodotti da acquistare, più di un search engine generalista come quello di Big G. Secondo una ricerca internazionale di UPS, nel primo trimestre di quest'anno il 29% dei consumatori che desideravano comprare un prodotto lo cercavano infatti direttamente su Amazon, contro il 15% che utilizzava invece un normale motore di ricerca.

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